Lecce (Salento) – I furti ormai sono all'ordine del giorno.
Di certo però, martedì scorso, i poliziotti di Ravenna non si aspettavano di dover arrestare
un ladro “comandato” da entità strane per sottrazione di un paio di fascicoli prelevati dall'archivio
di un istituto di vigilanza romagnolo, la Colas.
A compiere questo strano colpo, un salentino di 30 anni, originario di Copertino ma residente
a Novoli, Nicola Frassanito, che una volta scoperto e fermato ha giustificato il furto dei faldoni
dichiarando di non essere in sé, in quanto, a comandarlo era un'extraterrestre. Infatti,
stando alla deposizione rilasciata dal giovane al pm di turno Roberto Ceroni, il Frassanito
ha più volte affermato che un'altra entità gli aveva installato in testa un microchip, da cui prende
ordini senza poter reagire.
Il trentenne è stato così sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio e ricoverato in
ospedale in attesa del processo di rito abbreviato, così come richiesto dall'avvocato difensore
d'ufficio Silvia Cortesi.
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