domenica 30 gennaio 2011

Cosmesi: INCI, cosa c’è dentro un prodotto

Segnalo questo bell'articolo che ha postato una cara amica sul suo Blog http://ilsentierodelmelograno.blogspot.com/ che invito tutti a farci una visitina perché pieno di spunti e argomenti interessanti .(troverete l'indirizzo anche nei link dei preferiti se volete passarci più avanti.
Nimpo.

L’INCI è l’etichetta che indica gli ingredienti di un prodotto, ma quanti di noi lo leggono? E quanti
di noi soprattutto lo capiscono? È da molto tempo ormai che mi sono cimentata in questa ardua
impresa, e sì, è complicato per chi come me non ha nessuna nozione di chimica, ma non impossibile.

Occorre armarsi di tanta pazienta e altrettanta volontà, ma ne vale la pena!
Debbo dire ahimè, che la situazione non è per niente positiva, anche riguardo quei prodotti che si
dicono “verdi”, ma che di verde rimane solo il nostro portafogli dopo averli comprati.

Ultimamente sono arrivata a farmi la crema da me, in quanto non riuscivo a trovarne una che fosse
sana per la pelle, perché non dobbiamo dimenticare che questa roba finisce sulla nostra pelle.
La nostra pelle è una sorta di spugna che assimila e libera elementi. Spalmarsi una crema equivale ad assimilarla, e molto spesso non sappiamo neppure “cosa” ci stiamo spalmando.
Non dimentichiamo che tutto ciò poi viene metabolizzato.
Per tanto è bene cominciare a prenderci di cura di noi, informandoci!

La pelle non solo ci protegge, ma è un organo di senso, e come tale ci permette di comprendere ciò
che ci circonda e di interagire. Regola la nostra temperatura e proprio come reni, fegato e
intestino espelle grandi quantità di tossine. Produce vitamina D e melanina, ed è un
fondamentale strumento di comunicazione.

La nostra pelle è leggermente acida, circa 5,5 pH. Questa sua acidità serve a:
  • impedire la crescita di funghi e batteri patogeni
  • conservare la durezza della cheratina
  • ostacolare l’ossidazione

Tecnicamente i prodotti in commercio dovrebbero avere un pH simile a quello della pelle, quindi
acido, e un prodotto che un pH uguale a 7 (ossia a pH neutro) è decisamente troppo basico, quindi
non abbastanza acido.
Potremmo allora lavarci con la sola acqua? Purtroppo no, in quanto lo sporco è di natura grassa, e la
sola acqua è insufficiente. Normalmente nei normali prodotti commerciali la funzione sgrassante la fanno itensioattivi con la loro molecola bipolare, fungono da ponte tra acqua e sporco.

Tensioattivi aggressivi:
  • alchilsolfati (es. Sodium alkylsulfate),
  • sodium laurilsulfate, sodium laureth sulfate.

Tensioattivi delicati:
  • betaine (es. Cocoamidopropyl betaine),
  • coccopolipeptidi di soia,
  • sarcosinati (es. Sodium lauryl sarcosinate),
  • coccoanfoacetati (es. Sodium cocoamphoacetate),
  • coccotartrati (es. Cocopolyglucose tartrate),
  • sulfosuccinati (es. Disodium laureth sulfosuccinate),
  • composti di proteine idrolizzate (es. Sodium cocoyl hydrolized wheat protein).

Come muoversi in questa “giungla”? On-line è a disposizione un
biodizionario (www.biodizionario.it) molto completo e se dovesse mancare qualche ingrediente
questo forum è un aiuto per tali mancanze: forum.saicosatispalmi.org/viewforum.php?f=21. Esiste
anche il sito per riuscire a districarsi un po’ in materia cosmetica: http://%28www.saicosatispalmi.org/.
Con l’aiuto di questi strumenti, si può cominciare a leggere un INCI e a farsi un’idea di cosa
stiamo comprando.

NEL BIODIZIONARIO, I SEMAFORI CHE TROVERETE NEI RISULTATI VANNO
COSÌ INTERPRETATI:


vai che vai bene
accettabile
ci potrebbero essere dei problemi ma, tutto sommato si può chiudere un occhio soprattutto se il componente è alla fine degli ingredienti
grandi problemi, se ne sconsiglia l'uso a meno che sia il solo componente pericoloso e che sia tra i
componente presenti in misura minore (cioè elencato alla fine della lista INCI)
inaccettabile



APPROFONDIMENTI SUGLI INGREDIENTI PIÙ USATI:

Butylhydroxytoluol, spesso abbreviato in BHT. Conservante, antiossidante anche per alimenti,
può provocare allergie.
inaccettabile

Polyethilene Glicol o PEG. Il PEG e i suoi derivati (es. PEG-2 Stearate, PEG-7 Gliceryl Cocoate …) sono usati come emulsionanti, per mescolare insieme acqua e grassi. Rendono la pelle più penetrabile da parte di sostanze nocive che potrebbero essere presenti nello stesso prodotto. Alcuni derivati del PEG
che presentano gli stessi problemi compaiono in etichetta come una parola con desinenza -eth
seguita da un numero (es. Cetheareth-6, Ceteth-12, Oleth-12, Steareth-2 …).
grandi problemi, se ne sconsiglia l'uso a meno che sia il solo componente pericoloso e che sia tra i componente presenti in misura minore (cioè elencato alla fine della lista INCI)

Propylene Glicol. Umettante, solvente, tensioattivo, derivato dal petrolio. Si usa come antigelo
per motori e per molti altri usi industriali. Nei cosmetici ha diverse funzioni, tra cui quella di
solvente usato per estrarre principi attivi dalle piante. Può danneggiare le membrane cellulari,
causare diversi problemi cutanei come irritazione o secchezza, anche a dosaggi non elevati.
grandi problemi, se ne sconsiglia l'uso a meno che sia il solo componente pericoloso e che sia tra i
componente presenti in misura minore (cioè elencato alla fine della lista INCI)

Mineral Oil, Paraffinum Liquidum, Petrolatum, Vaseline. Derivati dal petrolio, usati nelle
creme come antidisidratanti. Un famoso olio per bambini è composto di solo olio minerale
addizionato con profumi di sintesi. Tendono ad essere occlusivi, impedendo la traspirazione.
grandi problemi, se ne sconsiglia l'uso a meno che sia il solo componente pericoloso e che sia tra i
componente presenti in misura minore (cioè elencato alla fine della lista INCI)

Imidazolidinilurea (Imidazolidinylurea). Conservante, può decomporsi liberando
formaldeide, sostanza nociva e cancerogena.
grandi problemi, se ne sconsiglia l'uso a meno che sia il solo componente pericoloso e che sia tra i
componente presenti in misura minore (cioè elencato alla fine della lista INCI)


Formaldehyde, conservante. Questa sostanza si trova spesso nell'indurente delle unghie. C'è un dibattito in corso per stabilirne la quantità nociva. Secondo una relazione del 1997 della U.S.
Consumer Product Safety Commission, il formaldehyde si trova in bassi quantitativi anche nell'aria.
la FDA dichiara in merito: "gli indurenti per le unghie che contengono formaldehyde possono causare reazione allergica o irritazione verso le persone sensibilizzate al composto". Nel 1984, la Cosmetic Ingredient Review (CIR) Expert Panel ha riportato che i dati tossicologici e altre informazioni sono insufficienti per determinare la sicurezza dei cosmetici contenenti formaldehyde oltre lo 0,2%. Tuttavia, questo si riferiva ai prodotti usati per la pelle, non per le unghie. occorre una concentrazione di formaldehyde superiore al 0,2% per indurire lo smalto, ma con delle sostanze-scudo che proteggono la pelle le probabilità di sensibilizzazione diminuiscono.
inaccettabile


Toluene, solvente. Serve a stendere facilmente lo smalto. E' stato collegato a disturbi del sistema
nervoso e reputato possibile causa di danni ai reni. Ci sono degli studi in corso da parte della Environmental Protetction Agency per giudicare le quantità sicure di utilizzo.
inaccettabile


Dibutyl phthalates o DBP, filmante, solvente. Viene aggiunto allo smalto per aiutare a
evitare l'erosione. Alcuni studi hanno dimostrato che si tratta di un distruttore endocrino, ossia
colpisce il sistema ormonale responsabile dello sviluppo riproduttivo.
ci potrebbero essere dei problemi ma, tutto sommato si può chiudere un occhio soprattutto se il componente
è alla fine degli ingredienti


Mono-, Di- e Tri-etanolamina (solitamente abbreviati in MEA, DEA e TEA) e loro
composti (es.Cocoamide MEA, Lauramide DEA …). Presenti soprattutto nei detergenti
schiumogeni, possono reagire con le altre sostanze presenti nel prodotto portando alla formazione
di nitrosammine, sostanze cancerogene che possono penetrare attraverso la pelle.

grandi problemi, se ne sconsiglia l'uso a meno che sia il solo componente pericoloso e che sia tra i
componente presenti in misura minore (cioè elencato alla fine della lista INCI)

Profumi (Parfum). In genere indica i profumi sintetici, un gruppo di sostanze vastissimo; più
raramente sta a indicare miscele di essenze naturali o loro derivati. Parfum è indicativo di molte
decine o centinaia di sostanze diverse. Alcuni profumi sintetici possono penetrare la pelle e
accumularsi nei tessuti.

Sodium Lauryl Sulfate o SLS. Tensioattivo molto sgrassante, è usato anche per pulire
motori e officine meccaniche e come sverniciante. Può essere irritante per pelle e occhi; rende la pelle
più penetrabile da parte di sostanze nocive che potrebbero essere presenti nello stesso prodotto.
Può rallentare la cicatrizzazione delle lesioni della cornea, e può danneggiarla, in base alla
concentrazione e al tempo di contatto. È accusato di favorire la caduta dei capelli e altri problemi
del cuoio capelluto (iperseborrea, forfora, eczema).

personalmente lo evito anche se nel biodizionario risulta accettabile

Sodium Laureth Sulfate o SLES. Tensioattivo molto sgrassante (anche se meno del
Sodio laurilsolfato). Nella sua produzione si forma diossano, una sostanza cancerogena difficile
da eliminare dal prodotto finale, e che può contaminarlo in traccia. Alcune ricerche proverebbero
che lo SLES può reagire con altre sostanze comunemente presenti nei cosmetici, portando
alla formazione di nitrosammine, sostanze cancerogene che possono penetrare attraverso la pelle.
ci potrebbero essere dei problemi ma, tutto sommato si può chiudere un occhio soprattutto se il componente è
alla fine degli ingredienti

Triclosan, conservante, battericida. Usato in molti prodotti tra cui dentifrici, colluttori,
deodoranti, detergenti, creme. È sospettato di essere cancerogeno, e ha un notevole grado di
tossicità. Secondo alcune ricerche un uso sistematico di questa sostanza può favorire lo sviluppo di
colonie di microrganismi potenzialmente patogeni, sopprimendo invece la microflora benefica. Lo
stesso vale per altri battericidi come la clorexidina (Chlorexidine). La pericolosità di queste
sostanze è maggiore in caso di contatto con le mucose, come avviene all’ interno della bocca.

inaccettabile


INGREDIENTI CHE SAREBBE BENE EVITARE:

SLS, SLES, Siliconi, Derivati petrolchimici, Polietylenglicole (PEG), Polipropilenglicole (PPG),
Profumi e Coloranti di sintesi, Petrolatum, Paraffinum liquidum, DEA, MEA, TEA, MIPA,
EDTA, Carbomer, Crosspolymer, Acrylate(s), Styrene, Copolymer, Nylon, Triethanolamine,
Triclosan, DMDM hydantoin, Imidazolidinyl urea, Diazolidinyl urea,
Formaldheyde, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone, Sodium
hydroxymethylglycinate, Chlorexidine, Nonoxynol, Poloxamer.

Dopo una lunga ricerca, dal mio punto di vista sono molto poche le case cosmetiche affidabili e
se qualcuno ne conosce altre, il mio invito è di farlo sapere, in modo da rendere a tutti quanti un
servizio benevolo:

OMNIA BOTANICA (http://www.omniabotanica.com/) reperibile nei centri commerciali Auchan o Esselunga

RINGANA (www.fresca-gioia.it/) oppure (www.begnoni-ringana.it ), reperibile soltanto on-line, è cosmesi fresca

MONTALTO NATURA (www.montaltonatura.com/catalogo.php) dove per i cosmetici si può optare per la linea Rosaluna


VERDESATIVA, negozio on-line (www.verdesativa.it/prodotti.asp)

Per quanto riguarda la pulizia della casa la cosa per me si complica, in quanto le ditte non hanno
l’obbligo di esporre l’INCI, per tanto è molto difficile capire cosa c’è veramente dentro. Io per ora
segnalo:


In fine vorrei aprire una parentesi sulla vivisezione e sui test animali. Non credo all'inutile
sterminio che da anni prolifica, in quanto ho personalmente sperimentato che non è necessario
utilizzare così tanta chimica per un corpo che è già perfetto in sé quando funziona correttamente.
La bellezza è qualcosa che va alimentata, attraverso l'atteggiamento mentale, l'alimentazione, il
sonno, il pensiero ... e sì anche qualche cosmetico che può essere sapientemente preparato con
ingredienti sani, in un alchemica mescolanza tra natura e chimica.


Per mettere fine a ogni test condotto su animali per la sperimentazione cosmetica, voluta dalla
Coalizione ECEAE che raccoglie tutte le maggiori associazioni animaliste in Europa, tra cui la LAV
in Italia, segnalo la petizione: www.lav.it/index.php?id=1059

La Nasa censura foto che mostrerebbero veicoli extraterrestri

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E scoppiato il" caso "nel web sulla Nasa e la censura di alcune foto di astronavi spaziali che prima avrebbe incautamente fatto circolare e poi malamente tolte dalla circolazione .

Un autentica bufera sulla NASA! Alcuni appassionati di ufologia si sono accorti che alcune immagini, forse mostrate al pubblico dall’agenzia spaziale, senza ‘studiarle’ prima, sono state ‘censurate’ .
Nelle foto originali sarebbero visibili dei veicoli spaziali giganteschi, provenienti da altre civiltà dell’universo e dirette verso il nostro sistema solare.
Un appassionato di UFO in particolare (http://www.youtube.com/user/BeePeeOilDisaster ) che per primo aveva faticosamente raccolto la documentazione sulle foto archiviate della NASA, ed aveva scoperto le immagini di UFO, si insospettì quando dopo aver pubblicato le immagini su YouTube, fu accusato di falso da parte dei commentatori, che sostenevano che gli oggetti non erano presenti nelle immagini originali.
Curiosamente, alcuni degli URL delle immagini erano cambiati dopo la pubblicazione del video.
La domanda che si pone ora è: perché la NASA è così terrorizzata dal far sapere la verità sugli Alieni?
Per ulteriori dettagli:

ORIGINALE:

http://img406.imageshack.us/img406/39 …

CENSORED:

http://img413.imageshack.us/img413/91 …

Censurato su SITO WEB STEREO della NASA:

http://stereo.gsfc.nasa.gov/browse//2 …

Questo è l’originale URL: (non funziona più)

http://stereo.gsfc.nasa.gov/browse//2 …
Ecco il video


fonte http://www.express-news.it/#

mercoledì 26 gennaio 2011

Cerchi nel riso in Indonesia

Cerchi nel grano? no stavolta cerchi nel riso ,tutto è accaduto in Indonesia.

Tutto inizia sabato sera con dei fenomeni anomali ,un vortice nel cielo ,per poi trovare domenica mattina dei cerchi in un campo di riso situato a Sleman nella regione di Yogyakarta.

Il cerchio ha un diametro di 70 metri ed è composto da cerchi e triangoli.

Cerchi nel grano

Un altra particolarità del cerchio che a attirato molti curiosi e la somiglianza ad il chakra Muladhara.

A Tal proposito Vi posto un video sul primo chakra

Nimpo



Ricapitolando Il chakra muladhara e il primo chakra o Centro Basale (,derivato dal sanscrito Mula che significa "radice", e "adhara", che significa base o supporto) è localizzato alla base della colonna verticale, dietro il perineo, tra l'ano e i genitali.

La sua funzione è associata con i principi fondamentali, con la volontà di sopravvivenza e la stabilità.Le sue associazioni fisiche sono: il senso dell'olfatto,le ghiandole surrenali, le gambe, i piedi, le ossa e l'intestino crasso. E' associato con l'elemento Terra, l'elemento della stabilità e della sicurezza. I simboli animali associati al 1° chakra sono il toro, l'elefante, il bue.


Questo centro rappresenta i nostri istinti e gli impulsi base. Le ghiandole surrenali, ad esso associate, sono responsabili dello stato emotivo causato da una scarica di adrenalina o, meglio conosciuto, come "lotta o scappa via", quella reazione cioè che si crea davanti ad una situazione di confronto o di pericolo.


Il colore associato al 1° chakra basale è il rosso, il colore dell'energia pura, dell'istinto, del sesso, e della forza vitale. Il rosso può aumentare la pressione del sangue e la produzione di adrenalina. Come già anticipato precedentemente, il rosso è il colore che può rappresentare, agli estremi, rabbia violenta e amore.

Se desiderate rafforzare in voi una o più di queste qualità associate al 1°chakra, il rosso rappresenta uno dei colori più adatti da utilizzare nella pratica meditativa.