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mercoledì 13 aprile 2011

UNA PIANTA ALIENA NEI PRESSI DI ROSWELL

Non so dirvi se è caduta da qualche astronave precipitata a Roswell o se è scivolata da qualche pioggia di meteorite ma la notizia che ha fatto tanto scalpore negli States e ora sulla rete e che nel New Mexico è stata trovata una pianta aliena.


– Si proprio cosi e l’affermazione di un botanico tale David Salman che mentre era in viaggio alla ricerca di semi rari, vicino a Roswell, notò un debole bagliore proveniente da quello che sembrava essere un cratere meteorico in vero stile film di fantascienza degli anni 50.


Unica differenza che questo e tutto vero il racconto del botanico prosegue spiegando che La luce proveniva da una zona dove c’era un cactus carnivoro.


Il cactus, si nutre di insetti, emette strani bagliori e, probabilmente è arrivato sulla terra con un meteorite(lui dice rassicurando chi non ama racconti troppo strani).


Salman Ha raccolto alcuni campioni per vedere se qualcuno potesse identificare la pianta, ma finora nessuno è stato in grado di farlo perlomeno nessuno di questo globo terracqueo.

nimpo

sabato 13 novembre 2010

Conferenza stampa Nasa 15/11/2010 per la scoperta di un "oggetto" eccezionale

LA nasa annuncia con grande enfasi che terrà una conferenza stampa alle 12,30(ora locale) Lunedì 15 ,la conferenza verrà tenuta presso gli studi televisivi della nasa tv a Washington, e sarà trasmessa in diretta su NASA TV.
alla conferenza potranno partecipare tutti i rappresentati dei vari media dove si potranno fare domande agli scienziati della Nasa per ora si sa solo che si parlerà di un eccezionale scoperta di un oggetto trovato dal telescopio a raggi X Chandra,individuato nello spazio del cosmo vicino a noi,nient'altro e trapelato sulla natura dell'oggetto e la sua eccezionalità.
Saranno presenti all'evento:Kimberly Weaver, astrofisico della Goddard Space Flight Center,Alex Filippenko, astrofisico dell'Università della California,Jon Morse direttore degli astrofisici della Nasa.
il link per seguire la diretta streaming della Nasa
http://www.nasa.gov/ntv.

venerdì 22 ottobre 2010

New Aster Blog: Scoperto un ponte sulla luna

New Aster Blog: Scoperto un ponte sulla luna: "Ancora un' altra strepitosa immagine, la sonda LRO ci mostra nientemeno che un ponte sulla Luna! Una gran bella scoperta! I ponti naturali ..."

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Scoperto un ponte sulla luna


Ancora un' altra strepitosa immagine, la sonda LRO ci mostra nientemeno che un ponte sulla Luna!
Una gran bella scoperta! I ponti naturali sul nostro pianeta sono il frutto del fenomeno erosivo del vento e dell’acqua,
uno scenario completamente differente da quello lunare. E allora come si è formato questo ponte naturale?
La risposta più probabile degli esperti è che si tratti di un doppio collasso strutturale in un tubo di lava
(una grotta rinvenibile in rocce laviche ;(vedi immagine)
Grazie alle foto ottenute nel periodo delle missioni Apollo e dalle immagini della sonda SELENE
(poi rinominata Kaguya) e dell’LROC (LRO Camera), sappiamo ora che i tubi di lava si sono formati in un passato
primordiale della storia lunare. Queste immagini hanno generato l’allettante ipotesi che i tubi di lava rimangano intatti
fino ai giorni nostri: tuttavia questo ponte non si è formato in un mare (ricco di basalto), ma bensì in una zona ricca
di materiale fuso a causa di un impatto nel cratere King.


Tuttavia come facciamo ad essere sicuri che questa caratteristica superficiale sia proprio un ponte?
La risposta a questa domanda viene fuori proprio dalle angolazioni della luce, infatti osservando attentamente
la fossa occidentale (quella a sinistra) potrete notare una piccola zona illuminata sul suo pavimento
( subito a destra della freccia “12 m deep”). Quella macchia di luce proveniva da Est, da sotto il ponte.
In un’altra immagine a minore risoluzione (nel riquadro in alto a destra) si può vedere, invece, la luce che passa
sotto al ponte provenendo da Ovest. Perciò deve esserci un tunnel.
Ma come si è formata questa stranezza? Il deposito formatosi per fusione a causa di un impatto sulla parte
settentrionale del cratere King è largo circa 15 km e si è formato nel giro di pochi minuti mentre il cratere cresceva
fino alla sua configurazione finale, quella attuale.