venerdì 22 ottobre 2010

New Aster Blog: Scoperto un ponte sulla luna

New Aster Blog: Scoperto un ponte sulla luna: "Ancora un' altra strepitosa immagine, la sonda LRO ci mostra nientemeno che un ponte sulla Luna! Una gran bella scoperta! I ponti naturali ..."

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Scoperto un ponte sulla luna


Ancora un' altra strepitosa immagine, la sonda LRO ci mostra nientemeno che un ponte sulla Luna!
Una gran bella scoperta! I ponti naturali sul nostro pianeta sono il frutto del fenomeno erosivo del vento e dell’acqua,
uno scenario completamente differente da quello lunare. E allora come si è formato questo ponte naturale?
La risposta più probabile degli esperti è che si tratti di un doppio collasso strutturale in un tubo di lava
(una grotta rinvenibile in rocce laviche ;(vedi immagine)
Grazie alle foto ottenute nel periodo delle missioni Apollo e dalle immagini della sonda SELENE
(poi rinominata Kaguya) e dell’LROC (LRO Camera), sappiamo ora che i tubi di lava si sono formati in un passato
primordiale della storia lunare. Queste immagini hanno generato l’allettante ipotesi che i tubi di lava rimangano intatti
fino ai giorni nostri: tuttavia questo ponte non si è formato in un mare (ricco di basalto), ma bensì in una zona ricca
di materiale fuso a causa di un impatto nel cratere King.


Tuttavia come facciamo ad essere sicuri che questa caratteristica superficiale sia proprio un ponte?
La risposta a questa domanda viene fuori proprio dalle angolazioni della luce, infatti osservando attentamente
la fossa occidentale (quella a sinistra) potrete notare una piccola zona illuminata sul suo pavimento
( subito a destra della freccia “12 m deep”). Quella macchia di luce proveniva da Est, da sotto il ponte.
In un’altra immagine a minore risoluzione (nel riquadro in alto a destra) si può vedere, invece, la luce che passa
sotto al ponte provenendo da Ovest. Perciò deve esserci un tunnel.
Ma come si è formata questa stranezza? Il deposito formatosi per fusione a causa di un impatto sulla parte
settentrionale del cratere King è largo circa 15 km e si è formato nel giro di pochi minuti mentre il cratere cresceva
fino alla sua configurazione finale, quella attuale.

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