lunedì 29 novembre 2010
Importante Archeologo rivela "nella piramide di Giza tecnologia aliena"
Il Faraone alieno scolpito su Marte
domenica 28 novembre 2010
Incisione cinese di oltre tremila anni fa rappresenterebbe un alieno
Il fenomeno UFO è esploso in Cina, è l’argomento preferito di tutta la popolazione. Dopo gli ultimi avvistamenti di probabili Ufo, addirittura uno ultimamente sarebbe fuggito inseguito dai Jet militari ad oltre 22 mila miglia all’ora, uno scienziato ha fatto un annuncio sconvolgente, se risultasse vero, è stata trovata una ‘scultura’ che sembra rappresentare un essere alieno, forse un astronauta, nei pressi di un sito storico tra Guanxi e Guangdong.
La scultura è risultata essere antica di almeno tremila anni. Sono rappresentate anche immagini tecnologiche simili ad antenne. E’ radicata nei cinesi la convinzione che millenni fa esseri alieni, arrivati con degli UFO, abbiano gettato le basi della civiltà cinese, passata in poco tempo da rurale-pastorale ad estremamente avanzata e tecnologica.
fonte http://www.express-news.it/?p=49480
sabato 27 novembre 2010
Bimbo viene attaccato da un fantasma
Nell'ultimo mese tutti i giorni un bambino africano viene ripetutamente attaccato da un fantasma ,il piccolo viene colpito da un entita invisibile e scaraventato giu dalla sedia dove è seduto ,almeno questo è quanto giurano i testimoni,comunque potete visionare il video per farvi un idea sul fatto .....
giovedì 25 novembre 2010
Una taglia fotografica di 10.000 euro per fotografare un fantasma
martedì 23 novembre 2010
Morta la sciamana più famosa della Russia
lunedì 22 novembre 2010
Ufo live (speciale studio aperto)
sabato 20 novembre 2010
lo scienziato stephen hawking promette la realizzazione della macchina del tempo
L'eminente scienziato britannico Stephen Hawking, il più geniale dei fisici del mondo dopo Albert Einstein, ha dichiarato che sarà possibile viaggiare nel tempo, basandosi sulle teorie della relatività, le quali assicurano che man mano che gli oggetti accelerano nello spazio-tempo, il ritmo del tempo decelera per loro, e una brusca frenata contrae il tempo a valori negativi.
L'autore della teoria della rottura del "continuum" spazio-tempo nei buchi neri ha affermato, nel documentario "Nell'Universo di Stephen Hawking", che non abbiamo ancora la tecnologia per costruire una nave spaziale capace di muoversi alla velocità di un miliardo di Km/h (velocità necessaria per il viaggio nel tempo), però è possibile costruire una camera a forma di tunnel, di varie centinaia di metri, che ospiterà un servizio navetta con le condizioni ideali per ridurre la resistenza di attrito durante il movimento (diverso da quello nello spazio reale) per lanciare un oggetto che attraverserà il tempo.
Un gruppo di ricercatori del MIT (Massachussets Institute of Technology), università nordamericana dove si realizzano l'80% circa dei progetti per la NASA, ha cominciato a collaborare con Hawking per la realizzazione della navetta.
L'intenzione del Progetto TEMPO è quello di inviare al passato e al futuro alla ricerca di alcuni oggetti del presente, che sarebbero andati nel deserto dell'Arizona. Gli oggetti inviati al passato, da Boston (città capitale del Massachussets), devono apparire immediatamente nel deserto, a vari chilometri di distanza dal punto di partenza, e quelli che si inviano al futuro devono apparire in un punto di destinazione sette giorni dopo, tempo necessario per spostare il team del progetto, la stampa e gli osservatori della comunità scientifica internazionale.
In un laboratorio costruito privatamente si realizzerà un'analisi dell'integrità fisica degli oggetti per rilevare cambiamenti nella struttura molecolare durante il viaggio nel tempo. Ancora sconosciuta la natura degli oggetti.
Richard Quest, corrispondente della CNN a Londra, disse ad una conferenza stampa se avessero inviato qualche animale, e Hawking rispose con la sua abituale pacatezza: "apprezzo molto la vita per giocare con essa, se decidessimo di provare con degli animali inferiori all'uomo, saremo io e voi che faremo il viaggio".
Durante la stessa conferenza, fu chiesto a Hawking se la sua invenzione possa avere dei fini militari, come le teorie di Einstein sull'energia nucleare. Lo scienziato così rispose: "sarò finanziata esclusivamente da me, e se ci fosse troppo interesse governativo e militare per la mia ricerca sarà la fine della corsa".
L'8 gennaio 2017, Stephen Hawking ha in programma di festeggiare il suo 75° compleanno nel deserto, accompagnato da telespettatori di tutto il pianeta, in diretta via satellite vedranno apparire, per arte di magia dello stesso Hawking, un oggetto che ha viaggiato, dal Massachussets all'Arizona, attraverso il tempo.
Traduzione a cura del Centro Ufologico Ionico
fonte http://www.aldia.cu/index.php?mod=noticias&id=14818
colorado misteriose mutilazioni animali
Le ricerche per trovare i colpevoli di tali orribili azioni continuano, ma l'alone di mistero che avvolge queste inspiegabili uccisioni preoccupa non poco le autorità e soprattutto i residenti della tranquilla cittadina di El Paso.
giovedì 18 novembre 2010
Terapia sky: yoga antidepressione
Sky, la nuova tecnica antidepressione
Con Sky si intende Sudarshan krya yoga, ma la cura in questione non è paragonabile allo yoga basato sulle posture che tutti conoscono. Questa tecnica infatti associa diversi approcci e comprende:
- Test strumentali di valutazione psicometrica che analizzano le condizioni psicologiche della persona e un elettrocardiogramma a tre derivazioni-2 che mette in relazione la frequenza cardiaca e quella del respiro per valutare il livello di stress della persona.
- Alcune semplici posizioni yoga e tecniche di rilassamento.
- Esercizi respiratori che aiutano a trasformare le emozioni negative, respirazioni profonde ed energizzanti e altre di rilassamento.
- Sedute di terapia cognitiva basate sull’approccio dello yoga alla mente per affrontare positivamente le situazioni che solitamente creano ansia e panico.
Il percorso
Per accedere alla cura in ospedale occorre per prima cosa sottoporsi a una visita psichiatrica nella struttura stessa. Si effettua un colloquio e si viene sottoposti ai test che servono a valutare la condizione psicologica. Se al termine della visita la persona rientra nei parametri di coloro che possono usufruire di questo servizio, viene sottoposta all’elettrocardiogramma che consente la valutazione dello stato di stress.
A questo punto si comincia la cura che consiste in 10 incontri, durante i quali la persona impara gli esercizi respiratori da poter poi praticare da solo. Successivamente si fanno incontri di verifica e controllo settimanali. Le persone sono invitate a fare 40 minuti di esercizi a casa da soli e a distanza di 3 e 6 mesi vengono ripetuti i test psicometrici e l’elettrocardiogramma.
La seduta tipo
Ogni seduta comincia con 30-45 minuti di semplici esercizi di posture yoga e tecniche di rilassamento seguiti da 30-90 minuti di sequenze di esercizi respiratori differenti, da svolgere poi a casa e in situazioni di emergenza. Le tipologie sono diverse: la respirazione diaframmatica consente di ridurre l’ansia, la variazione del ritmo respiratorio invece trasforma le emozioni negative in positive. La seduta si conclude con una sorta di lezione di gruppo a domande e risposte.
A chi rivolgersi
Periodicamente il Fatebenefratelli di Milano organizza incontri di sky terapia. Per avere informazioni bisogna chiamare al n° 0287383415 o scrivere una mail a info@iahv-italia.org.
Il Protocollo è seguito dalla Dottoressa Stefania Doria, medico psichiatra e Responsabile Scientifica del Progetto all’interno dell’Ospedale Fatebenefratelli e dal Dottor Roberto Sanlorenzo, biologo molecolare e Responsabile Scientifico Terapia SKY per IAHV Italia Onlus, oltre che uno dei 2 trainer ufficiali in Italia del metodo SKY.
fonte amando.it
mercoledì 17 novembre 2010
Un altro ufo a piramide in turchia
martedì 16 novembre 2010
Nasa: Hanno scoperto un buco…..nero!
Svelato il mistero, niente pianeta X, come era normale, prevedibile e forse intuibile al netto dell’eccitazione mediatica. Gli astronomi utilizzando “Chandra X-ray Observatory” hanno trovato prove dell’esistenza del più giovane buco nero nel nostro vicinato cosmico.
Il buco vecchio di 30 anni, fornisce un’opportunità unica per vedere il tipo di oggetto in questione svilupparsi dalla prima infanzia e potrebbe aiutare gli scienziati a capire meglio come le stelle massicce esplodendo lascino buchi neri o stelle di neutroni. L’oggetto è un residuo di SN 1979C, una supernova nella galassia M100 circa 50 milioni di anni luce distante dalla Terra. I dati di Chandra, il satellite Swift della NASA, l’Agenzia spaziale europea di XMM-Newton e l’osservatorio ROSAT tedesco, hanno rivelato una fonte luminosa di raggi X che è rimasta costante durante l’osservazione 1995-2007. Ciò suggerisce che l’oggetto sia un buco nero alimentato da materiali rientranti in esso dalla supernova o da una compagna binaria.
Il buco nero più giovane mai scoperto – Credits: X-ray: NASA/CXC/SAO/D.Patnaude et al, Optical: ESO/VLT, Infrared: NASA/JPL/Caltech
Come spiega un comunicato dell’Agenzia spaziale statunitense, la Nasa, l’oggetto costituisce quanto rimane della supernova SN1979C, esplosa nella galassia M100 a circa 50 milioni di anni luce dalla Terra (il che significa che la luce dell’esplosione e la successiva radiazione a raggi X ci hanno raggiunto dopo un intervallo di 50 milioni di anni: l’età di trent’anni è quindi relativa). Le osservazioni di Chandra e degli altri telescopi a raggi X (l’Xmm Newton dell’Esa e il tedesco Rosat) hanno stabilito l’esistenza di una potente fonte a raggi X rimasta stabile dal 1995 al 2007, il che suggerisce trattarsi di un buco nero alimentato dai resti della supernova o da un’altra stella vicina; si tratterebbe della singolarità più vicina mai rilevata fino ad ora. Una seconda ipotesi possibile è che si tratti di una stella di neutroni in rotazione che emetta un “vento a raggi X”, il cui esempio più noto e vicino è la Nebulosa del Granchio, formatasi 950 anni fa dopo l’esplosione di una supernova. Stelle di neutroni e buchi neri rappresentano il destino finale delle stelle troppo massicce per poter sopportare il proprio peso una volta esaurito il proprio combustibile nucleare: è infatti la pressione di radiazione (verso l’esterno) a controbilanciare la forza di gravità che tenderebbe a far collassare l’astro. Se la massa rimanente – eventualmente dopo l’espulsione del mantello esterno sotto forma di supernova – supera la massa critica di 1,44 masse solari si forma una singolarità, in caso contrario nasce invece una stella di neutroni.
fonte mirtus corner
lunedì 15 novembre 2010
ROBBIE WILLIAMS, INCONTRI RAVVICINATI CON GLI UFO
"Nella mia vita è accaduto un paio di volte di aver visto qualcosa, ma la mia esperienza più scioccante è arrivata mentre ero in un hotel di lusso in California- ha confessato Robbie -Mi trovavo al Beverly Hills Hotel ed ero completamente sobrio. Verso le dieci di sera ero seduto sul dondolo del patio con una donna di cui non rivelerò il nome perché sposata. C'erano le palme. Tutto un tratto il cielo si è oscurato, non si vedevano più le stelle e a circa duecento piedi di altezza c'era un oggetto quadrato che si muoveva andando avanti e indietro".
Ilcantante, felicemente sposato conAyda Field, non capisce lo scetticismo della gente:"E' successo, è la realtà. Anche chi stava con me ha visto. Non so se fosse un incontro paranormale, un inganno della mente o qualsiasi altra cosa, ma non sopporto che mi si dica: 'Sei matto', perché è ciò che ho visto e non ero ubriaco". Per finire ha aggiunto:"Magari era un aereo americano segreto o qualcosa del genere, chi lo sa? Ma spero che fossero gli alieni".
Foto: LTA/WE©kikapress.com
Continua a leggere:http://www.gossipnews.it/news/robbie_williams_incontri_ravvicinati_con_gli_ufo_news.html?ID=1289816999#ixzz15SkvDwCQ
“Sentire il futuro”: esperimenti su precognizione dividono gli scienziati
Il mondo della psicologia scientifica, in generale, è diviso tra chi rifugge totalmente concetti come “paranormale“, “chiaroveggenza“, “premonizioni” e chi non vede l’ora di dimostrare scientificamente che queste cose invece esistono e non hanno nulla di “anormale”. In questo caso si ritiene addirittura di aver fornito prova concreta che il nostro sistema cognitivo è influenzato non solo da cause nel passato (quelle, cioè, che vengono solitamente studiate negli esperimenti di psicologia cognitiva per capire come funzionano i nostri processi mentali), ma anche da quelle che devono ancora palesarsi, sarebbe a dire eventi nel futuro.
Proprio per questo, lo studio scientifico del prof. Daryl Bem, della prestigiosa Cornell University, nello stato di New York, USA, ha tutta l’aria di essere una miccia che scatenerà grandi reazioni nel mondo scientifico. Il suo articolo “Feeling the Future“ (la bozza è scaricabile cliccando qui) è stato accettato solo dopo un difficile processo di revisione da parte dei reviewers della famosa rivista specializzata Journal of Personality and Social Psychology. Di fronte alla scientificità del lavoro di Bem e colleghi però, hanno infine accettato di pubblicare il lavoro, mettendo da parte i loro pregiudizi, pur se tra mille dubbi. Charles Judd, responsabile editoriale del Journal, sottolinea però che il numero della rivista ove sarà pubblicato l’articolo di Bem conterrà un editoriale volto a sollevare dubbi nella comunità scientifica e, spera, indurrà molti ricercatori a tentare di replicare i dati del gruppo della Cornell University, per verificare la genuinità e la replicabilità dei risultati da loro trovati.
Tali risultati mostrano, attraverso 9 esperimenti, come le persone (specialmente quelle con un’alto punteggio al fattore “estroversione” nelle scale psicologiche dei tratti di personalità) siano sensibili a manipolazioni “retroattive” allo stesso modo in cui risultano suscettibili a quelle utilizzate solitamente nei tipici paradigmi
sperimentali della ricerca in psicologia cognitiva.
Uno di questi 9 esperimenti, ad esempio, riguarda il priming affettivo. Nella versione classica di questoindiscusso effetto, viene prima presentata una parola connotata emotivamente (ad esempio, “brutto” o “bello”) seguita velocemente da un’immagine, anch’essa positiva o negativa. Il compito richiesto al soggetto è quello di indicare il più velocemente possibile se l’immagine presentata per pochi millisecondi era positiva o negativa: il tipico risultato ottenuto è che quando la parola presentata (definitaprime) ha la stessa connotazione dell’immagine (ad esempio “buono” e un’immagine piacevole), le persone impiegano molto meno tempo a rispondere. Viceversa, se la parola è, ad esempio, negativa e l’immagine positiva, i tempi di risposta sono maggiori.
Nello studio di Bem e colleghi l’ordine degli stimoli è stato completamente invertito: prima è stata presentata l’immagine-target e dopo la parola prime. Incredibilmente, gli autori dello studio hanno ottenuto un effetto-priming superiore al 50% nonostante la parola prime, che dovrebbe influenzare l’immagine, sia stata presentata dopo l’immagine stessa.
Ovviamente, in questo caso, la replica dei risultati da parte di altri gruppi, che non siano vicini a Bem e colleghi, è d’obbligo prima di accettare questi dati senza riserve.
Fonte: repubblica.it / Foto: media NF
domenica 14 novembre 2010
Tornano le streghe e la magia diventa una moda
Chi crede che abbia a che fare con l’antica magia nera delle streghe di Salem si sbaglia: la storia della wicca risale soltanto al 1954, quando un autore di nome Gerald Gardner aveva pubblicato il saggio intitolato Stregoneria oggi, dando così vita al neopaganesimo, la cui crescita è dovuta soprattutto ai siti Internet, alle scuole on-line per streghe e i video di You Tube che mostrano le «messe nere» come quelle di Trinity Temple, ad Albany. L’editoria naturalmente segue la nuova moda: una collana pubblicata dalla casa editrice Llewellyn è dedita esclusivamente alla wicca e i suoi titoli straripano dagli scaffali della sezione New Age delle mega librerie americane.
Durante la recente campagna elettorale per il voto di metà mandato, gli avversari della candidata al Senato Christine O’Donnell avevano rivelato che anche costei, da giovane, «si era immersa nel mondo della stregoneria». Un recente saggio dal titolo Wicca’s Charm, ha tentato di individuare gli elementi che la rendono così attraente soprattutto tra le donne: la passione per l’ecologia, la ricerca spirituale che il cristianesimo non ha soddisfatto, un volersi identificare con altri coetanei «wiccan» e con gli incantesimi.
Nei licei americani sono comunissimi i pendenti con le croci a cinque punte, emblema delle streghe. E basta leggere alcuni blog di ragazzini per capire che, a milioni, stanno diventando seguaci della wicca all’insaputa dei loro genitori.
A incantare i giovani (ma anche una fetta di adulti) è il «pacifismo» promosso dalla wicca che offre anche una vaga rassomiglianza con il buddismo, con la reincarnazione e con quell’induismo che è l’essenza del mondo New age.
I seguaci della wicca credono di possedere poteri divini e di essere degli dei. In un’America in cui ormai da generazioni le madri si dedicano spesso alla carriera prima ancora che ai figli, la Terra per i «wiccan» torna a essere una madre buona, che chiede di essere salvata assieme ai suoi animali e alla purezza delle scorte idriche. Ed ecco che, per i giovani, i desideri ecologici, la medicina alternativa fatta di erbe, una vita proiettata oltre il consumismo sono riassunti nel mondo della stregoneria. Ma sono soprattutto i «poteri» che la wicca offre - e che adesso sono ingranditi da cinema e televisione -ad attrarre chi si iscrive, ad esempio, alle svariate università on-line, che offrono corsi di stregoneria a più di 120 mila studenti.
sabato 13 novembre 2010
Il capello biondo di un aliena sottoposto al test del Dna
Conferenza stampa Nasa 15/11/2010 per la scoperta di un "oggetto" eccezionale
venerdì 12 novembre 2010
Catastrofi naturali: intervista a Peter Höppe, climatologo di Munich Re
A ottobre sono stati pubblicati i dati meteorologici sui primi nove mesi del 2010, l’anno più caldo dal 1880. Le cifre sono tratte dal maggior database mondiale sui fenomeni naturali dannosi, predisposto dalla compagnia 'ri-assicurativa' tedesca Munich Re. Per comprenderle meglio abbiamo intervistato il Prof. Höppe, climatologo di Munich Re.
Il professor Peter Höppe, dirige il settore di ricerca diMunich Re, in Germania, sui rischi geologici e il cosiddetto Corporate Climate Centre. Il settore sui rischi geologici fa ricerche di base su tutti i pericoli di origine naturalistica e sui costi che possono comportare. Il Corporate Climate Centre invece, dirige tutte le attività e i progetti di Munich Re che hanno a che fare con i cambiamenti climatici, ci spiega Höppe. Lo abbiamo intervistato.
Quali sono i progetti attuali di Munich Re?
L’anno scorso abbiamo fondato l’iniziativa industriale Dii, finanziata dalla Desertec Foundation che prevede la costituzione di un campo di pannelli solari nel nord dell’Africa. In questo progetto l’Italia è un paese centrale: utilizzerà una parte della corrente elettrica prodotta e servirà da snodo per i paesi dell’Europa centrale. Ormai abbiamo shareholders dai seguenti paesi: Germania, Italia, Francia, Spagna, Tunisia, Algeria, Marocco. Il progetto prosegue molto bene e pensiamo che nel giro di pochi anni la corrente del deserto inizierà a scorrere.
Un'altra novità di Munich Re è che dall’anno scorso l’intera attività professionale è CO2-neutrale: abbiamo aumentato la nostra efficienza energetica negli edifici, utilizziamo solo corrente da fonti rinnovabili e quel che emettiamo attraverso i voli aerei, lo compensiamo con investimenti in progetti per la protezione del clima. Questi progetti sono situati soprattutto in Cina e India, dove grazie ai nostri investimenti vengono risparmiate le stesse quantità di emissioni che abbiamo causato qui.
Peter Höppe, dirige il settore di ricerca di Munich Re sui rischi geologici e il Corporate Climate Centre
Può spiegarci l’obiettivo della registrazione dei dati meteorologici che realizzate ogni anno? Un riassunto dei dati per gli ultimi nove mesi verrà pubblicato sul vostro sito a breve. Qual è la loro importanza?
I dati sui primi nove mesi che riassumiamo ogni anno sono fra i risultati della rete informativa che abbiamo realizzato grazie al Nat Cat-Service di Munich Re. Nat Cat-Service [Natural Catastrophes] è un database, il più grande del mondo nel suo genere, che stima e archivia i danni (il numero di feriti, morti, senzatetto…) di tutti i fenomeni naturali che accadono sul nostro pianeta. Fornisce però anche una descrizione del pericolo naturale stesso, ad esempio la velocità del vento nel caso di un uragano o le quantità di precipitazioni nel caso di un’inondazione. Dunque per ognuno di questi fenomeni naturali è disponibile una grande quantità di informazioni. Rendiamo pubbliche le statistiche sui primi nove mesi per chiunque sia interessato, tra cui anche i politici.
In questo database abbiamo momentaneamente registrato più di 28.000 singoli eventi naturali dannosi. Per quanto sia possibile possediamo un quadro completo globale dal 1980, e per la maggior parte dei paesi europei oltre a Stati Uniti e Giappone dal 1970. Per quel che riguarda le vere e proprie catastrofi invece (che si possono studiare anche dopo il loro avvenimento), il nostro quadro parte dal 1950.
Torniamo a un argomento più generale: qual è il messaggio che darebbe al cittadino medio sui cambiamenti climatici e sulle catastrofi naturali legate ad esso? A che punto ci troviamo?
Questo dipende da dove si trova il cittadino al quale mi rivolgo: in Germania gli direi che anche qui vediamo un aumento dei fenomeni naturali dannosi di tipo meteorologico; registriamo addirittura una triplicazione dei danni dal 1970. In altre regioni, nelle quali si verificano ad esempio uragani tropicali o tifoni, come nel nord-ovest del Pacifico, anche questi fenomeni estremi sono aumentati. Saranno soprattutto i paesi in via di sviluppo a soffrire del cambiamento climatico.
La dimunuizione delle precipitazioni estive nell'area mediterranea porterà anche a un aumento delle siccità
Come vede invece l’Italia nella lotta contro i cambiamenti climatici?
In Italia il problema maggiore è che le precipitazioni estive diminuiranno drasticamente, in questo i modelli climatici sono abbastanza d’accordo. L’intera zona mediterranea verrà colpita da questo fenomeno, che porterà anche a un aumento delle siccità. E questo d’estate porterà in molte regioni d’Italia una carenza d’acqua. Il fenomeno è anche da prendere in considerazione se ci si occupa di turismo: soprattutto nell’alta stagione farà più caldo, il che può decisamente allontanare molti turisti.
Nonostante questa complessiva diminuzione di precipitazioni, vi saranno più giorni con forti precipitazioni che porteranno a inondazioni locali. Questo succede in Italia, come sta già accadendo e aumentando in Germania.
Ci stiamo avvicinando al vertice climatico di Cancùn. Dopo quello di Copenhagen molti si sono scoraggiati e non osano più sperare. Anche lei è rimasto deluso da Copenhagen?
Sì, davvero molto deluso. Le speranze erano molto alte, si era lavorato per due anni in vista di Copenhagen. Alla riunione erano presenti più di 100 capi di stato che avrebbero potuto prendere una decisione rapidamente, ma poi non ne è uscito praticamente niente, perlomeno nulla di vincolante. Il risultato è stata una dichiarazione di buone intenzioni, il cosiddetto 'Copenhagen-accord', attraverso il quale ci si è posti l’obiettivo (non vincolante), di contenere entro i 2 gradi l’aumento della temperatura media globale. Il problema è che sul come ottenere questa limitazione dei 2 gradi, non si è convenuto nulla.
Per completare Copenhagen vi è stato poi un procedimento nel quale i paesi industrializzati si sono posti determinati obiettivi per la riduzione di CO2, ma non esiste alcun metodo di verifica e dunque nessun tipo di sanzione per controllare il raggiungimento di questi traguardi. Anche sommando i risultati di tali obiettivi si raggiungerebbe un aumento della temperatura globale media decisamente superiore ai 3 gradi.
A Cancùn sarà l’inverso: forse verremo sorpresi in modo positivo. Non conosco nessuno qui a Munich Re che si aspetti un progresso considerevole in direzione di un protocollo 'post-Kyoto', che determini una riduzione vincolante di gas a effetto serra. Non ci si può aspettare nulla, perché i preparativi sono stati molto ridotti; soprattutto perché il paese più importante per un tale accordo, gli Stati Uniti, da questo punto di vista è totalmente paralizzato. Senza gli USA non ci sarà un accordo globale. Senza la loro partecipazione non potremo indurre paesi emergenti quali Cina e India a firmare un accordo. Proprio perché le aspettative sono così basse, però, potremmo venir sorpresi.
fonte il cambiamento