L'obiettivo non è di interferire con l'attività del sognare, ma di ampliare la conoscenza di come funziona il meccanismo del sogno. Si tratta di un'attività che la scienza non è mai riuscita a spiegare, e che ha sempre suscitato interesse per un gran numero di motivi, dalla psicologia alla fisiologia, passando per le religioni e la ricerca del soprannaturale. E il Dott. Cerf è convinto che gli individui rispondano a determinati soggetti associando ad essi un certo particolare neurone. Se la premessa è vera, si possono costruire database di informazioni basati su queste associazioni, che mappano la risposta individuale al sogno e in qualche modo ne costituiscono una chiave di lettura. E di trascrizione. In breve, controllando quale neurone mostra segni di attività, il Dott. Cerf è in grado di "indovinare" il soggetto del pensiero - e del sogno - di una particolare persona.
Egli stesso ammette di essere ancora lontano dalla "macchina acchiappa-sogni". Ma se la tesi proposta si dimostrerà valida, il mondo dei sogni potrebbe aprirsi come un forziere magico sotto le dita della nostra curiosità.
fonte spiritual
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