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Negli archivi Usa note sugli oggetti volanti in Emilia
Gli oggetti non identificati avvistati nel cielo di Bologna alla fine della seconda guerra mondiale si scopre ora erano di grande interesse oltreoceano anche per l’Fbi, il caso preoccupava gli agenti federali tanto da finire in rapporti segreti inviati a John Edgar Hoover, potentissimo direttore del Federal Bureau.
Documenti che sono stati resi pubblici dall'agenzia investigativa che dopo averli declassificati li ha pubblicati sul suo archivio on-line Insieme ad altri casi di spionaggio ad artisti e cantanti spiati per sospetto comunismo.
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In un cablo corposo inviato a Hoover il 18 luglio 1947 si riporta del famoso incidente di Roswell e del ritrovamento di un disco extraterrestre.
Oltre a dare credito agli Ufo-crash di Roswell e non solo negli x files bolognesi redatti dagli agenti Fbi si da rilievo agli avvistamenti di uno scienziato americano odi cui non si sa il nome di questo collaboratore dell’agenzia, il quale testimonia di strani avvistamenti, in Italia, da Milano e Bologna.
A cavallo degli anni finali dei 40 agli inizi dei 50.
Tra le varie cose comunicate lo scienziato informò l'agenzia che un suo amico,, dall'osservatorio di Bologna aveva avvistato oggetti non identificati subito dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Accadimenti che in seguito si sono verificati anche in altre città secondo una traiettorie precise intorno al globo.
Lo scienziato ipotizza “bombe tedesche” e lo fa mettere a verbale- pensando ad armi controllate per obiettivi predeterminati – Comunque la polizia federale degli anni '40, prese le informazioni dello scienziato sul serio tanto da classificarle in un dossier classificato come "top-secret".
Ma queste cose chi studia questi fenomeni da un po’ non stupiscono più,potrebbe questo un modo per abituare la gente al fatto ,un sorta di divulgazione col contagocce ,fino a quando sarà assodato da tutti l’esistenza degli Ufo.
Nimpo
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